8 novembre 2015 quando a Salvini veniva data una copertura mediatica imbarazzante e sospetta

imagesOggi si è svolta a Bologna la manifestazione della Lega Nord. I tg delle reti Rai, mediaset e La7 hanno fatto diversi collegamenti in diretta, Lucia Annunziata ha dedicato a Salvini l’intervista domenicale della trasmissione “in 1/2h”, Barbara d’Urso, solerte, ha provveduto a dare risalto al nuovo pupillo di Berlusconi. Abbiamo, così assistito all’apoteosi di una visibilità garantita alla Lega e a Salvini che ormai dura da 2 anni e che ha svolto un ruolo fondamentale nel recupero di punti percentuali in termini di consenso elettorale (dal 4% del post-Maroni al 14% di cui è accreditata negli ultimi sondaggi elettorali).

La convergenza mediatica sulla Lega di Salvini è una palese dimostrazione di come l’informazione e la comunicazione massmediologica sia funzionale alla manipolazione dell’opinione pubblica.

La Lega, dopo il crollo di Forza Italia, rappresenta il nuovo volano della Destra rispetto alla quale il Partito Democratico può autoproclamarsi Sinistra o, almeno, etichettare la propria politica come alternativa a quella della Destra. Sventolare lo spauracchio della Destra è utile per ricompattare l’elettorato attorno al PD che dopo un anno e mezzo di governo e diverse misure impopolari, sta perdendo consensi e voti anche alla luce della fuoriuscita di diversi parlamentari e la costituzione del nuovo soggetto politico Sinistra Italiana.

Collateralmente, ma non secondariamente la Lega ha la funzione di tampone rispetto allo sviluppo del Movimento 5 Stelle nel quale è confluito l’elettorato, di destra e di sinistra, deluso dai partiti tradizionali, fornendo un punto di riferimento più addomesticato a tutti quegli elettori costituiti da piccola e media impresa che non sono stati interessati, se non addirittura danneggiati, dalle politiche messe in atto dal Governo nell’ultimo anno e mezzo.

Poco importa se per raggiungere questi obiettivi, si dà risalto e visibilità al leader di una formazione politica che puntualmente indica negli immigrati la causa di tutti i mali del nostro Paese; straparla di radere al suolo i campi Rom senza spiegare dove dovrebbero andare a vivere le persone che abitano in essi; sostiene la chiusura delle frontiere nonostante i milioni di persone che si trovano a fuggire dal Medio-Oriente e dal Nord-Africa per sottrarsi a persecuzioni, guerre, fame, sete e malattie; fomenta la legittimazione dell’uso delle armi da parte di cittadini privati per “difendersi”.