Un olocausto sotto i nostri occhi…

Febbraio 2018, i bombardamenti su Ghouta,


Se lo sterminio perpetrato dai nazisti nei campi di concentramento verso ebrei, disabili, zingari e omosessuali, fu a lungo coperto dalla segretezza e a lungo si è dibattuto se il mondo fosse al corrente del genocidio messo in atto dalle SS, nessun alibi ci è consentito oggi in cui abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, i crimini di guerra compiuti ai danni di popolazioni inermi da regimi sostenuti da Stati Uniti, Europa e Russia.

Il regime di Assad, sostenuto da quello di Putin, è uno dei più feroci e liberticidi. Così racconta Mazen AlHummada, 40 anni, ex ingegnere a Dar Al Zour, fu catturato dopo aver aiutato una dottoressa a trovare del latte in polvere:

“Mi chiese di urinare sui cadaveri ammassati nel bagno”. Mazen AlHummada, nato quarant’anni fa a Dar Al Zour, città siriana al confine con l’Iraq, ha lo sguardo fisso mentre ricorda la sua prigionia nella carcere siriana del Mezzeh, a Damasco. “Quando vidi la faccia del mio torturatore contro la mia che mi chiedeva di compiere quel gesto, provai una paura indescrivibile. Mi pietrificai. Poi, cominciò a girarmi la testa. Perché Dio mi lasciava ancora in vita: non potevo anch’io morire e venir gettato in un bagno come quei corpi?”.

Per la versione integrale dell’intervista clicca sul post de “Il fatto quotidiano”

Ovunque ci sia un rivolta popolare o delle mobilitazioni per i diritti civili poco dopo sopraggiungono guerra e terrorismo: è successo in Iraq con la rivolta degli sciiti, è successo nei Balcani per le tensioni di autodeterminazione delle popolazioni bosniache e kosovare, così come in Ucraina, in Libia e Tunisia con la primavera araba e dal 2012 in Siria.

Nel 2011 in Siria al movimento di protesta contro il regime di Assad fecero ben presto seguito attentati terroristici e poi la sanguinosa repressione del regime.

Di seguito un’analisi tratta da “La Storia Siamo Noi – Breve Storia del conflitto siriano

Sommariamente possiamo suddividere il lasso di tempo che ci separa dal 15 marzo 2011, data dell’inizio della rivolta, a oggi in tre fasi distinte: la protesta pacifica, l’accendersi del confronto armato, la guerra interna. A ognuna di queste fasi corrisponde un cambiamento nelle pratiche e nelle attitudini del regime e dell’opposizione, oltre che a un progresso della presenza jihadista e qaidista nel paese. 

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La Russia di Putin sostiene il regime di Assad già dallo scorso anno attraverso incursioni aeree e bombardamenti ufficialmente contro l’IS. ma secondo altre fonti i bombardamenti avrebbero colpito anche obiettivi civili e miliziani dell’Esercito Libero Siriano.

Ovviamente non poteva sottrarsi dal teatrino Donald Trump, guerrafondaio doc, che utilizzerà il massacro di ieri nella città di Khan Sheikoun, per procedere con bombardamenti su Damasco, producendo altri migliaia di morti fra la popolazione civile. La Terza guerra mondiale dei nostri tempi è una guerra di posizione con la quale si intendono occupare zone strategiche del Medio Oriente e costruire alleanze in previsione della Quarta guerra mondiale…