Covid-19. Meccanismi di difesa e comportamenti a rischio.

92472296_895725944181551_3833038198901047296_n

Da più parti ci giungono inviti a non mollare la presa sulle cautele per evitare il contagio. Allo stato attuale è più corretto dire che le misure di distanziamento sociale hanno impedito un dilagare incontrollato dell’epidemia e il collasso del Sistema Sanitario, piuttosto che produrre un’inversione di tendenza rispetto ai contagi. Essi infatti si attestano sui circa 4 mila al giorno.

Nella popolazione sta sopraggiungendo stanchezza, insofferenza ed ansia per le attività lavorative e sociali sospese: tutti aspettano con grande apprensione la comunicazione circa l’effettiva partenza della Fase 2, ma è notizia di ieri che il lockdown si prolungherà fino al 3 maggio.

E allora la nostra mente inizia a produrre “teorie” di senso comune che ci aiutano a giustificare i nostri comportamenti a rischio ed a camminare sul filo delle ambiguità delle ordinanze per poter uscire di casa ed avere un minimo di vita sociale.

Servizio di consulenza psicologica on-line. Sicuro, economico, riservato ed efficace. Per info e per prenotare un colloquio: contattami al 3478468667. Sono su Whatsapp, Messenger e Skype.

Questo comportamento, seppur comprensibile, ci espone al rischio di contagio, mette in pericolo i nostri cari e costringerà tutto il Paese a periodi di chiusura delle attività produttive che rischiano di protrarsi fino all’effettiva commercializzazione di un vaccino prevista fra 18 mesi.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Solo per citarne alcuni veicolati dai social:

  • SPOSTAMENTO – Il virus uccide solo chi ha patologie pregresse e gli anziani: soprattutto nei primi momenti dell’epidemia il Covid-19 veniva rappresentato, anche dagli esperti, come un virus che potesse richiedere ricovero o portare alla morte solo coloro che, avendo altre patologie, sarebbero comunque destinati alla morte; in queste settimane abbiamo visto purtroppo giovani anche di 18 anni dover essere intubati ed altri morire; dividere la società in sani e malati, oltre ad essere immorale, è assolutamente rischioso;
  • NEGAZIONE – Con il Coronavirus ci sono stati tanti morti quanti gli altri anni:  in realtà le persone decedute per Covid-19 sono più di 18 mila in uno spazio di poco più di 1 mese con una progressione che si stima, senza restrizioni, sarebbe costato la vita ad oltre 40 mila persone.
  • IMPOTENZA – Il virus sarebbe nell’aria: ciò giustificherebbe il trasgredire l’indicazione del Governo per prevenire il contagio; in realtà non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino la capacità del virus di attaccarsi alle polveri sottili e spostarsi nell’aria; quindi mantenere la distanza di 1-2 metri e usare le mascherine sono misure che riducono significativamente il rischio di contagio.
  • RAZIONALIZZAZIONE – Annullare o trasgredire le disposizioni del Governo favorisce l’immunizzazione del popolazione; ammesso che ciò sia possibile in tempi ragionevoli, necessiterebbe il contagio di almeno il 60% della popolazione con un tributo di morti incalcolabile.
  • PROIEZIONE – Le teorie complottiste creano un nemico invisibile sul quale proiettare il senso di colpa per i propri comportamenti irresponsabili; nei giorni passati si sono diffuse teorie sulla creazione artificiale del virus o sulla sua diffusione intenzionale, la maggior parte sono fantasiose, le altre sono state smentite. Tuttavia, possono avere l’effetto di deresponsabilizzarsi per i comportamenti che causano contagio e morti: a monte, la responsabilità sarebbe di un’entità distante e misteriosa che avrebbe “creato” o diffuso il virus.
  • SOSTITUZIONE – L’insostenibile ansia e deprivazione di stimoli dovuti al pericolo e all’isolamento vengono sostituiti con un’emozione più accettabile come la rabbia; è così che si moltiplicano le invettive verso chi per necessità hanno diritto ad uscire da parte di chi non ha ragioni di urgenza per farlo; atti di aggressione verbale sono stati rivolti anche a genitori con bambini o a persone affette da autismo i cui familiari hanno pensato di doverle identificare con un nastro azzurro, cosa che ha prodotto indignazione in altri per l’aspetto stigmatizzante che un gesto del genere comporterebbe.

Pur comprendendo che è molto difficile attuare un’applicazione stringente delle misure di distanziamento sociale, è necessario evidenziare che, oltre al moltiplicarsi dei contagi, ciò veicola altri 2 rischi molto gravi:

  • non raggiungere l’obiettivo di azzeramento dei contagi, che attualmente con un’applicazione pedissequa delle regole è previsto per il 19 maggio, determina la procrastinazione del ritorno alla normalità o comunque dell’allentamento dei divieti e il ritorno alle attività produttive;
  • una mancata autoregolazione da parte della società determinerà l’applicazione di un atteggiamento repressivo da parte delle Forze dell’Ordine, inasprimento delle sanzioni ed esacerbazione della conflittualità sociale.

Ciò che può aiutare a gestire l’isolamento e lo stress è riportare gli eventi nella nostra sfera di influenza: in altri tempi si sarebbe detto che bisogna spostare il Locus of control dall’esterno all’interno. Come fare?

  • Adattandosi alla situazione di distanziamento sociale trovando modalità creative per continuare a svolgere tutte le attività produttive e sociali;
  • Considerando l’applicazione rigorosa delle raccomandazioni per la prevenzione del contagio, la via maestra per limitare i danni ed imparare a convivere con il virus…

…fino a quando sarà pronto il vaccino o verranno individuati trattamenti farmacologici veramente efficaci.

Riferimenti:

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...